A
Americana: s.f. Struttura metallica con traliccio disposto trasversalmente per sostenere elementi pesanti come proiettori, batterie etc e nel nostro caso elementi grafici come striscioni o pannelli. Utilizzata per l’allesitmenti fieristici o eventi. (vedi esempi)
B
Brand: ‹brä′nd› s. ingl. (propr. «marca, marchio»; pl. brands ‹brä′nds›), usato in ital. al masch. – Nel linguaggio della pubblicità e del marketing aziendale, marchio di fabbrica.
Budget: ‹bḁ′ǧit› s. ingl. Piano finanziario, programma di spesa di un’azienda o di un settore di essa
Budget pubblicitario: Somma stanziata per una campagna pubblicitaria
C
Campagna pubblicitaria: s.f. complesso di iniziative di varia natura, prolungate nel tempo, intese al raggiungimento di uno scopo particolare per esempio al lancio di un prodotto o al rafforzamento dell’immagine di un’azienda. (vedi esempi)
Comunicazione: s.f. scambio di messaggi fra un emittente e un ricevente / processo attraverso il quale viene trasmessa un’informazione con appositi segnali e mezzi.
F
Flessografia: s.f. Sistema di stampa che usa un clicché di caucciù in rilievo, il che consente di stampare su qualsiasi supporto, comprese le materie plastiche. (vedi esempi)
G
Grafica: s.f. Insieme delle arti grafiche e della loro produzione. (vedi esempi)
I
Immagine coordinata: L’insieme di elementi grafici (carta intestata, biglietti visita, blocchi, buste) che, seguendo le stesse regole, vanno a rafforzare l’immagine dell’azienda. (vedi esempi)
L
Logotipo: s.m. Nella pubblicità, forma grafica progettata e realizzata per una parola o una sigla allo scopo di renderla il simbolo fisso in cui il cliente o l’utente identificano l’immagine commerciale di un’azienda o un prodotto. (vedi esempi)
M
Marchio: s.m. Segno emblematico o nominativo usato dall’imprenditore per contraddistinguere i propri prodotti. (vedi esempi)
P
Packaging: s.m. Nel marketing, modalità di imballaggio e confezione di un prodotto, studiata per razionalizzare il trasporto e attirare i consumatori. (vedi esempi)
Il termine è utilizzato, nel linguaggio pubblicitario, per indicare l’elaborazione verbale che sintetizza il posizionamento dell’azienda o del prodotto a cui si riferisce. Per “posizionamento” si intende lo spazio occupato dal prodotto o dall’azienda nella mente del target, in parole povere la personalità del prodotto o dell’azienda.
Pubblicità: s.f. Attività aziendale diretta a far conoscere di un bene o servizio e a incrementare il consumo e l’uso. / Qualsiasi forma di annuncio diretto ad un pibblico per scopi commerciali. (vedi esempi)
R
Render: s.m. Processo di elaborazione elettronica di un disegno per ottenere un’immagine realistica. (vedi esempi)
Restyling: s.m. Modificare, rimodellare, rinnovare un prodotto già esistente (vedi esempi)
S
Set scrivania L’insieme di elementi grafici (carta intestata, biglietti visita, blocchi, buste) che, seguendo le stesse regole, vanno a rafforzare l’immagine dell’azienda. (vedi esempi)
T
Target: s.m. Termine (che significa propr. «bersaglio, obiettivo») largamente usato nel linguaggio commerciale, e spec. della pubblicità e del marketing, con le seguenti accezioni: obiettivo che un’azienda si propone di raggiungere / la fascia dei potenziali acquirenti di un prodotto, o della clientela a cui un messaggio pubblicitario può essere indirizzato, o più genericam. dei particolari ascoltatori a cui un messaggio radiotelevisivo è diretto.
Totem: s.m. nome commerciale di una struttura autoportante che può essere personalizzata da grafica utilizzata come mezzo pubblicitario in occasione di fiere ed eventi. (vedi esempi)
W
Web: s.m. In informatica, denominazione della rete telematica mondiale attraverso la quale opera Internet: navigare nel web; andare in w., aprirvi un sito.
I testi sono ricavati da: “Lo Zingarelli” 2002 – http://www.treccani.it/ – www.wikipedia.it o elaborati da Selene Campanella